Lo sapevi che il calamaro ha il sangue di colore blu?
IN QUESTO PERIODO INIZIA LA RIPRODUZIONE DEI CALAMARI…
Ma..oltre a quelli fritti li avete mai visti in acqua?
Il “Calamaro Mediterraneo” è un incontro inusuale per un subacqueo, è presente non solo nei nostri mari ma anche in Atlantico e nel Mare del Nord. Vive tra i 40 ed i 400 metri di profondità e si avvicina alle coste per deporre le uova all’interno di grotte, relitti o vecchie cime abbandonate.
Le dimensioni medie del calamaro mediterraneo si aggirano tra i 15 e i 30 centimetri.
E’ privo di conchiglia, ma nasconde all’interno del mantello una sorta di lama cornea a forma di piuma chiamata gladio.
Sotto il mantello si trovano gli organi riproduttori, il sistema digestivo e la sacca d’inchiostro.
Sono presenti anche due branchie che ossigenano il sangue blu dei calamari.
I calamari sono animali i cui gameti si originano in due individui diversi, la riproduzione avviene intorno al terzo anno di età.
Il periodo di riproduzione va da gennaio e luglio, quando si avvicinano alla costa. Prima dell’accoppiamento, il calamaro maschio si posiziona parallelamente alla femmina, che circonda con i tentacoli.
Grazie ad un tentacolo modificato detto ectotile, il calamaro è in grado di trasferire gli spermatozoi nell’apparato riproduttore della femmina.
La femmina depone cosi le uova in zone protetta ma ben areate per far si che non manchi il giusto apporto di ossigeno ai nascituri. I calamari usciranno completamente formati dopo 3 o 4 settimane.
I calamari cambiano colore molto rapidamente. La mutazione del colore è il risultato dei cromofori, cellule pigmentate del derma capaci di dare al calamaro delle tonalità di colore differenti.
Grazie ai tentacoli ed all’azione chimica di un veleno detto cefalotossina (in grado di uccidere prede di notevoli dimensioni) il calamaro cattura le sue prede che poi mangerà strappandone pezzi a colpi di becco.
Il suo nome deriva da kalamos, dal greco calamaio, ovvero vasetto d’inchiostro: la somiglianza della forma e il liquido nero, simile all’inchiostro, utilizzato da tali molluschi per difendersi, sono alla base della scelta del nome