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Scooter subacqueo: la libertà di “volare” sott’acqua

SCOOTER SUBACQUEO : LA LIBERTA’ DI “VOLARE” SOTT’ACQUA

AUMENTA IL DIVERTIMENTO, MIGLIORA LA SICUREZZA E CONSENTE ESPLORAZIONI INCREDIBILI. ANCHE CON PROFILI RICREATIVI.

Negli ultimi anni lo scooter subacqueo, o DPV (Dive Propulsion Vehicle), è diventato uno strumento sempre più diffuso tra i sub di tutti i livelli. Indispensabile nelle immersioni esplorative e in quelle profonde, è incredibilmente utile e divertente anche nelle immersioni ricreative.

Perchè consente di coprire distanze rilevanti con facilità, cambiando completamente il target dell’immersione e l’esperienza in acqua.

Ma oltre al divertimento, lo scooter migliora anche la sicurezza: riduce lo sforzo sul fondo, abbatte i consumi e aiuta a contrastare la corrente.

Guidarlo è abbastanza semplice, ma per utilizzarlo al meglio è necessario un corso specifico (al quale si accede con un brevetto Open) per apprendere tutte le abilità associate all’uso, alla gestione e alla manutenzione.

COME CAMBIA L’IMMERSIONE

Immagina di “sorvolare” un canyon sottomarino, planare dolcemente su relitto e poi costeggiare una parete verticale in cerca di nuovi punti da esplorare. Potersi spostare sott’acqua in modo veloce, pratico e senza sforzo fisico regala una sensazione molto simile a quella del volo. La “libertà di volare” offerta da uno scooter subacqueo aumenta incredibilmente le potenzialità di gestione dell’immersione e gli obbiettivi che possiamo darci, a parità di tempo ed equipaggiamento. 

NON SOLO SUBACQUEA TECNICA

Pensiamo ad esempio di avere a disposizione una bombola da 15 litri caricata ad aria, ovvero il nomale equipaggiamento per immersioni ricreative in curva di sicurezza. Il profilo a cui siamo abituati prevede: discesa, tempo di fondo su un’area circoscritta e risalita. Con uno scooter subacqueo potremo invece decidere di esplorare un ampio tratto di costa. A una comoda velocità di crociera di 45 metri al minuto, in 20 minuti potremo “navigare” per oltre un chilometro a 15-20 metri di profondità e poi ritornare indietro a quota inferiore per altri 20 minuti, più eventuali pause di osservazione. In 45/50 minuti, cioè nello stesso tempo di una normale immersione ricreativa, avremo così esplorato 2 chilometri di fondale, il tutto rimanendo in curva di sicurezza.

La stessa cosa vale ovviamente per profondità maggiori. Pensiamo ad esempio ad un’immersione a 30/35 metri in parete. Se abbiamo un mono da 15 litri di aria avremo circa 15-20 minuti di tempo da passare sul fondo, ai quali vanno sottratti i minuti necessari per l’andata e il ritorno. In pratica resteremo in parete meno di un quarto d’ora. Con uno scooter, in quel quarto d’ora riusciremmo probabilmente a esplorare l’intera parete e tornare in sicurezza anche in presenza di corrente.

Anche nel caso di un relitto lo scooter ci consente di esplorarlo per intero, tornare più volte su un punto di interesse oppure allontanarci e “svolazzare” intorno per avere una visione d’insieme. 

Nel caso di immersioni con bibombola e miscele decompressive oppure con rebreather, le potenzialità sono infinite. Basti pensare che mediamente con uno scooter subacqueo si possono percorrere da 45 a 100 metri lineari al minuto, a seconda del modello, con autonomie che vanno da 100 a oltre 300 minuti.

Nelle immersioni tecniche e profonde lo scooter è comunque un ausilio quasi necessario: pinneggiare trascinandosi dietro due o tre bombole decompressive o di bailout, oltre che faticoso è anche impossibile in caso di corrente contraria, senza contare il consumo di gas. Se ci immergiamo con una stage di fondo, poi, il gas guadagnato con la stage rischia di essere utilizzato quasi tutto per lo sforzo aggiuntivo necessario a trascinare la bombola stessa.

TI E’ VENUTA VOGLIA DI PROVARE UNO SCOOTER IN UNA DELLE TUE IMMERSIONI PREFERITE?

 

BENEFICI PER LA SICUREZZA

L’uso di un DPV non è solo un modo per aumentare il divertimento e le potenzialità di un’escursione subacquea, ma anche un sistema per migliorare la sicurezza in immersione. Vediamo perché.

  1. Innanzitutto lo scooter diminuisce (e potenzialmente annulla) lo sforzo sul fondo. Come è noto, gli sforzi fisici fatti in profondità aumentano sensibilmente il rischio di patologie da decompressione;
  2. Ci consente di contrastare facilmente la corrente marina. Questo diventa particolarmente utile nel caso di lunghe decompressione in libera: lo scooter ci permette infatti di non essere trascinati lontano dalla cima di risalita e quindi di non perdere l’imbarcazione di appoggio.
  3. Il consumo di gas (aria o miscele) è nettamente inferiore, non dovendo fare sforzi fisici neanche per pinneggiare. Abbattendo i consumi, lo scooter ci consente di quindi di preservare il gas per eventuali emergenze.

TIPOLOGIE DI SCOOTER SUBACQUEO

Negli ultimi 5-10 anni, le innovazioni nel campo dei DPV sono state tantissime, grazie anche alla grande diffusione che stanno avendo questi veicoli subacquei.

Per capire qual è lo scooter che fa per noi dobbiamo considerare alcune variabili: 

  • Autonomia: può variare da 60 minuti a oltre 300 minuti, a seconda del modello. Per ogni modello, poi, viene indicata l’autonomia alla velocità massima e alla velocità di crociera. Ovviamente, nel caso di immersioni ricreative in acque libere può essere sufficiente un’autonomia breve, mentre per immersioni tecniche o in grotta è necessario puntare su modelli con una lunga autonomia.
  • Batteria: sul mercato sono disponibili scooter alimentati da batterie al Litio (Li-ion) o da batterie al Nichel (Ni-Mh). Questi ultimi hanno il vantaggio di avere un costo inferiore e di essere liberamente trasportabili in aereo ma concedono una minore autonomia. I modelli alimentati da batterie al Litio sono solitamente più costosi ma consentono di avere un’autonomia sensibilmente maggiore.
  • Velocità e potenza: la velocità raggiungibile con uno scooter subacqueo può variare  normalmente da 30 a 100 metri al minuto, a seconda del modello. Ogni modello consente poi al subacqueo di regolare la velocità a seconda della necessità. Nei modelli più economici solitamente si può scegliere soltanto tra velocità di crociera o velocità massima, mentre nei modelli più potenti è possibile modulare la velocità più in dettaglio. La scelta del modello deve tenere in considerazione l’equipaggiamento con cui ci immergiamo di solito. Se intendiamo utilizzare lo scooter con un mono bombola sarà sufficiente un modello poco potente. Se invece ci immergiamo con bibombola e bombole decompressive avremo bisogno di un modello più performante.
  • Profondità operativa: ogni modello è omologato per un certo range di profondità pertanto è necessario verificare che lo scooter che abbiamo scelto sia compatibile con il range di profondità delle nostre immersioni.

Anatomia di uno scooter subacqueoautonomia scooter subacqueo

DIMENSIONI E PESO

Infine, per scegliere il nostro scooter dovremo tenere in considerazione la dimensione e il peso (può variare tra 15 e 25 kg circa) i materiali di costruzione (polimeri termoplastici o alluminio) e la disponibilità di accessori. Tra gli accessori sono particolarmente apprezzati gli attacchi e le staffe per macchine fotografiche e flash, che consentono ai fotografi e ai videomaker eccezionali possibilità creative.

ABILITA’ E FORMAZIONE NECESSARIA

Come sempre, l’aggiunta di un elemento all’attrezzatura subacquea comporta la necessità di acquisire le abilità per gestirlo al meglio e con efficienza, ma anche le abilità critiche per gestire eventuali rotture ed emergenze. Inoltre, come ogni altro elemento dell’attrezzatura, lo scooter richiede una manutenzione periodica e alcune abilità per settarlo al meglio.

Per questo è necessario frequentare un corso specifico, normalmente della durata di due giorni con lezioni teoriche, esercizi a secco e addestramento in acqua.

L’obbiettivo del corso è preparare i subacquei ad affrontare tutti gli aspetti critici relativi all’uso dello scooter aumentando il divertimento e l’efficienza, riducendo lo stress e i rischi. Le abilità fondamentali sono centrate sul miglioramento del controllo dell’assetto e dell’attenzione mentre si utilizza lo scooter. Molta enfasi viene data alla comunicazione con il team, la valutazione dei rischi associati e la pianificazione di una immersione efficiente con lo scooter. 

Altre lezioni riguardano le tecniche per bilanciare in modo appropriato lo scooter al fine di ottenere la totale neutralità in acqua e un trim perfetto. Assetto e bilanciamento sono infatti essenziali per imparare a controllare lo scooter in movimento: girare, fermarsi, ripartire mantenendo l’attenzione alla situazione circostante. 

Il corso riguarda anche abilità critiche come trainare altri subacquei, gestire situazioni di emergenza, scooter guasti, allagati o fuori controllo.

Lo scooter viene descritto in tutte le sue parti: il motore, i componenti meccanici, la batteria ecc. al fine di mettere il subacqueo in condizione di smontare, manutenere e riassemblare il proprio DPV.

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Link utili:

Suex: dive in the fast lane

Test Drive

Corso scooter