Indice:
Come funziona la muta da sub?
Quanti tipi di mute esistono?
Come scegliere la taglia di una muta da sub?
Come indossare una muta da sub?
Come togliere la muta da sub?
Come lavare la muta da sub in lavatrice?
Quanto cosa una muta da sub?
Cosa mettere sotto muta sub?
Come scegliere lo spessore della muta?
Come funziona la muta da sub?
Innanzitutto occorre fare una prima distinzione tra le 2 macro categoria di mute ossia da un lato le mute umide e dall’altro quelle stagne.
Per quanto riguarda le mute umide, la chiave del loro funzionamento sta nella capacità del neoprene di trattenere un sottile strato d’acqua, che viene riscaldata dal nostro corpo, tra la pelle e la muta stessa, offrendo così una barriera termica efficace contro le basse temperature dell’acqua. In questo modo invece di perdere continuamente calore in un flusso d’acqua fredda, si viene avvolti in uno strato d’acqua riscaldata che fornisce un isolamento continuo. Più il neoprene è spesso, maggiore sarà la capacità di ritenzione dello strato di acqua e più limitato sarà il “ricambio” di acqua con l’esterno motivo per cui se ci si immerge in acque fredde sarà necessario dotarsi di una muta dallo spessore maggiore.
Inoltre più spessore vuol dire maggiore isolamento termico tra corpo e acqua.
Per assicurare la massima efficacia, è essenziale che la muta sia aderente al corpo. Se è troppo larga, l’acqua fredda fluirà liberamente, portando via il calore e riducendo l’efficacia della muta. Se è troppo stretta, potrebbe restringere la circolazione sanguigna e limitare i movimenti.
Per quanto riguarda invece la muta stagna, la sua caratteristica distintiva è molto semplice e lo dice il nome stesso: è stagna pertanto non fa passare l’acqua ed una volta tolta siamo (o dovremmo essere a meno di perdite) asciutti!
Quanti tipi di mute esistono?
Quando si parla di mute da sub, la varietà può sembrare travolgente. Ogni tipo di muta è progettato per specifiche condizioni d’acqua e attività subacquee. Le tre principali tipologie di mute sono le seguenti:
- Mute umide (o wet suits): principalmente realizzate in neoprene (un materiale elastico che offre un buon isolamento termico grazie alle microbolle d’aria al suo interno), queste mute trattengono una sottile quantità d’acqua tra il corpo e la muta, che si riscalda attraverso il calore corporeo. Sono ideali per acque che vanno da calde a temperate. Esistono in vari spessori, dai 0,5mm per acque più calde fino a 7mm per acque più fredde. Le mute umide si suddividono in shorties (con braccia e gambe corte) e mute intere.
- Muta semi-stagna: simile alle mute umide, ma con sigillature aggiuntive ai polsi, alle caviglie e al collo per limitare la penetrazione d’acqua. Anche se consente una minima infiltrazione d’acqua, la quantità è così limitata che l’acqua si riscalda rapidamente e rimane intrappolata, fornendo un isolamento termico superiore rispetto alle mute umide. È particolarmente adatta per acque più fredde rispetto alle mute umide, ma non quanto le mute stagne.
- Mute stagne: realizzate in neoprene o in trilaminato, hanno sigillature completamente impermeabili unite ad un sistema di gonfiaggio per impedire l’effetto “sottovuoto”. Sono progettate per impedire completamente l’ingresso d’acqua. Sono ideali per immersioni in acque molto fredde, o per immersioni tecniche in cui i tempi di permanenza in acqua tra tempo di fondo e tempo in decompressione iniziano ad essere importanti
Come scegliere la taglia di una muta da sub?
La scelta della taglia giusta di una muta da sub è cruciale. Una vestibilità appropriata garantisce non solo comfort, ma anche sicurezza e funzionalità ottimale della muta. Ecco come navigare nella scelta della taglia ideale:
Prima di tutto, misura con precisione il tuo corpo. Alcuni dei dati più importanti includono altezza, peso, circonferenza del torace, vita e fianchi. Molti produttori offrono tabelle di misurazione che correlano queste dimensioni con le taglie delle mute.
Considera che la muta dovrebbe aderire al corpo come una seconda pelle. Dovresti essere in grado di muoverti liberamente, ma senza grandi sacche d’aria o pieghe nel materiale. Questo perché l’efficacia isolante della muta deriva dalla sua capacità di trattenere una piccola quantità d’acqua vicino alla pelle. Se la muta è troppo larga, troppa acqua fredda circolerà liberamente, rendendo difficile riscaldarla e mantenere il corpo al caldo.
Se possibile, prova diverse mute prima di decidere. Anche se due mute potrebbero avere la stessa “taglia” sul cartellino, le differenze di design e materiali tra i marchi possono portare a vestibilità diverse. Muoviti, alza le braccia, piegati e fai finta di nuotare per assicurarti che la muta non limiti i tuoi movimenti.
Infine, non esitare a chiedere consiglio al personale del negozio di immersioni o ad altri subacquei esperti. La loro esperienza potrebbe aiutarti a fare la scelta giusta.
Come indossare una muta da sub?
Assicurati che la muta sia nella giusta direzione. Questo può sembrare ovvio, ma specialmente per i principianti, può essere facile confondere l’orientamento. Se la tua muta ha una zip, assicurati che sia completamente aperta. Quindi, infila un piede alla volta, tirando delicatamente il materiale della muta su caviglie e polpacci. Evita di tirare eccessivamente o di usare le unghie, poiché potresti danneggiare il neoprene. Una volta che hai le gambe ben posizionate, alza la muta fino ai fianchi e poi sulla zona del torace. Infila un braccio alla volta, assicurandoti che il materiale sia liscio e aderente al corpo. Una volta indossata completamente, chiudi la zip. Assicurati che la zip sia chiusa completamente e che non ci siano pieghe nel materiale che potrebbero causare infiltrazioni d’acqua. Una volta che la muta è indossata e chiusa, fai alcuni movimenti, come piegarti, stendere le braccia e simulare movimenti di nuoto, per assicurarti che sia comoda e che non ci siano restrizioni nei movimenti.
Indossare una muta da sub correttamente è essenziale per garantire il suo funzionamento ottimale e per assicurarsi una comoda esperienza d’immersione. Se non indossata correttamente, potresti finire con sacche d’aria o d’acqua indesiderate che compromettono l’isolamento termico.
Come scegliere la muta da sub?
Prima di tutto, assicurati di essere in un luogo stabile e sicuro. Se ti stai togliendo la muta in un’imbarcazione in movimento o su una spiaggia con onde, fai attenzione a non cadere o inciampare.
Prima di rimuovere la muta, apri completamente la zip. A seconda del tipo di muta, potresti avere una zip dorsale, frontale o laterale. Se hai una zip dorsale e fai fatica a raggiungerla, usa il laccio o chiedi aiuto a qualcuno.
Libera le braccia dalla muta tirando delicatamente dal polso. Se la muta è particolarmente aderente o sei stanco dopo l’immersione, potresti dover usare l’altra mano per aiutarti a liberare la manica.
In caso di muta stagna devi necessariamente liberare prima la testa, sempre dopo aver aperto completamente la zip di chiusura e solo successivamente potrai liberare mani e braccia
Dopo aver liberato le braccia, abbassa la parte superiore della muta facendola scivolare dai tuoi fianchi e dalla vita. In questo punto, la muta dovrebbe aderire attorno alle tue gambe come un paio di pantaloni.
Infilando le dita nella parte inferiore delle gambe, inizia a tirare delicatamente la muta verso il basso, liberando una gamba alla volta.
Una volta tolta, assicurati di sciacquare la tua muta con acqua dolce, specialmente se hai fatto immersioni in acqua salata. Questo aiuterà a preservare il materiale e a prolungare la vita della tua muta.
Come lavare la muta in lavatrice?
La cura e la manutenzione della tua muta da sub sono essenziali per garantire la sua longevità e funzionalità. Anche se il lavaggio a mano è spesso preferibile, ci sono momenti in cui potresti considerare l’uso di una lavatrice. In questo caso specifico, controlla prima di tutto le etichette o le istruzioni fornite con la tua muta. Alcuni produttori potrebbero sconsigliare esplicitamente l’uso della lavatrice. Prima di mettere la muta in lavatrice, sciacquala con acqua dolce per rimuovere il sale, il cloro e altre impurità.
Quindi seleziona il programma delicato o quello per i tessuti sensibili che utilizza cicli con movimenti più dolci. Opta per detersivi neutri o specifici per il neoprene se disponibili e ricorda di non usare candeggina o ammorbidenti, in quanto possono danneggiare il neoprene e ridurre le proprietà isolanti della muta.
Rivolta la muta al rovescio per proteggere la parte esterna. Chiudi tutte le zip per evitare che possano danneggiare la muta o la lavatrice durante il ciclo. Se la tua lavatrice ha un sacchetto per il bucato delicato, puoi mettere la muta al suo interno per una protezione extra.
Imposta la lavatrice sull’acqua fredda in quanto quella calda può deteriorare la muta nel tempo. Se possibile, seleziona un ciclo di risciacquo extra per garantire la rimozione di tutti i residui di detersivo.
Ricorda di non centrifugare la muta poiché la forza centrifuga potrebbe danneggiare le cuciture o deformare il neoprene. Infine, appendi la muta all’ombra in un luogo ben ventilato, evitando la luce diretta del sole che può degradare il neoprene.
Tutte queste indicazioni si riferiscono al lavaggio di mute umide in neoprene. Per quanto riguarda le mute stagne, NON si devono assolutamente lavare in lavatrice e vanno solo risciacquate esternamente onde evitare di rovinare le cuciture stagne che rendono la muta impermeabile.
Quanto costa?
Le mute da sub sono uno degli elementi essenziali dell’attrezzatura di un subacqueo e, come molte cose, la gamma di prezzi è vasta.
Ad esempio, le mute umide in genere sono le meno costose. Possono variare da 50 euro per modelli base adatti alle acque più calde, a più di 300 euro per modelli spessi di alta gamma. Le mute semi-stagne si collocano in una fascia di prezzo intermedia, solitamente tra 200 e 600 euro, a seconda delle caratteristiche. Le mute stagne sono generalmente le più costose, con prezzi che partono da 500 euro e possono superare i 1000 euro o più, a seconda del brand e delle specifiche.
Cosa mettere sotto muta sub?
Anche in questo caso occorre distinguere tra mute umide, semi stagne e mute stagne
Nel primo caso mentre molte persone scelgono di indossare solo la muta da sub quando si immergono, ci sono diversi motivi per cui potresti voler considerare un abbigliamento sottostante. Ecco una panoramica di ciò che potresti indossare sotto la tua muta umida e perché:
- Maglia o pantaloni in lycra: rendono molto più facile indossare e togliere la muta, riducendo l’attrito tra il neoprene e la pelle. Inoltre, offrono una protezione aggiuntiva contro possibili irritazioni o sfregamenti.
- Maglia o pantaloni anti medusa: offrono una barriera aggiuntiva contro le punture di medusa.
- Protezione UV: se passi del tempo in superficie prima o dopo un’immersione, un sottostante in lycra può offrire protezione dai raggi UV.
- Maglia o pantaloni in neoprene sottile: per chi si immerge in acque particolarmente fredde o per periodi prolungati, l’aggiunta di uno strato sottile di neoprene può offrire un ulteriore isolamento termico.
Evita il cotone in quanto sebbene possa sembrare una scelta comoda, il cotone trattiene l’umidità e può farti sentire freddo quando sei sott’acqua. Opta per materiali sintetici ad asciugatura rapida o neoprene.
Assicurati infine di lavare e asciugare adeguatamente i tuoi sottomuta tra un’immersione e l’altra, soprattutto se sono realizzati in materiali sintetici, per evitare cattivi odori o accumulo di batteri.
Per quanto riguarda le mute stagne invece il sottomuta è indispensabile in quanto costituisce quello strato che isola termicamente il subacqueo in quanto il trilamintato, materiale di cui sono fatte la maggior parte delle mute stagne composto da strati di nylon sovrapposti, ha il vantaggio di essere incomprimibile e di essere stagno ma non ha nessuna proprietà isolante da un punto di vista termico.
I sottomuta per mute stagne sono pertanto fatti di materiali come polartec o thinsulate adatti a trattenere il calore corporeo e la scelta di spessore e grammatura degli stessi è in funzione della temperature dell’acqua in cui ci si andrà ad immergere, più fredda sarà e più “spesso” dovrà essere il materiale del sottomuta che si andrà ad indossare-
Come scegliere lo spessore della muta?
Per quanto riguarda le mute umide, lo spessore della tua muta da sub è un fattore determinante per quanto starai caldo sotto l’acqua. Ma come si determina quale spessore è il migliore per le proprie immersioni?
La prima cosa da considerare quando si sceglie lo spessore della muta è la temperatura dell’acqua in cui si prevede di immergersi pertanto occorre informarsi sulla temperatura media dell’acqua per la destinazione e il periodo dell’anno in cui si intende immergersi.
Guida generale allo spessore:
- Acque tropicali (24°C e oltre): 0.5-2mm. In queste condizioni, una muta sottile o una maglia in lycra potrebbe essere sufficiente, principalmente per protezione da abrasioni e raggi UV.
- Acque temperate (16°C – 24°C): 3-5mm. Queste acque richiedono un isolamento maggiore. Una muta di spessore medio mantiene il calore corporeo senza compromettere eccessivamente la flessibilità.
- Acque fredde (8°C – 16°C): 5-7mm. Per queste temperature, è essenziale avere uno spessore che offre un buon isolamento termico.
- Acque molto fredde (8°C e meno): 7mm, doppia muta o mute stagne. In condizioni estremamente fredde, l’isolamento è fondamentale. Le mute stagne, in particolare, offrono la migliore protezione in queste condizioni.
Ricorda che, in generale, quanto più spessa è la muta, tanto meno flessibile sarà. Se la flessibilità è una priorità (ad esempio, per i fotografi subacquei), potrebbe essere necessario trovare un equilibrio tra spessore e mobilità.
Per quanto riguarda le mute stagne in trilaminato, come accennato precedentemente, quello che conta a livello di isolamento termico non è tanto lo spessore della muta quanto la grammatura e la composizione del materiale da cui è composto il sottomuta. Per immersioni in acque temperate (fino a 16°C) sottomuta leggeri in polartec abbinati nel caso ad un primo strato anch’esso con proprietà isolanti e traspiranti sono sufficienti per garantire un buon compromesso tra comfort e mobilità. Laddove però le temperature dovessero essere più basse (ad es. se ci si immerge in un lago di media profondità) oppure le esposizioni maggiori (come nel caso di esplorazioni di relitti o di pareti ad alte profondità) allora per avere un buon isolamento termico occorre optare per materiali come il Thinsulate con grammature anche di 400 g/m2 magari abbinati a dei riscaldatori di ultima generazione.
Lo spessore della muta stagna invece incide sulla sua robustezza e longevità della stessa a discapito ovviamente della flessibilità pertanto quei subacquei tecnici abituati ad esplorare grotte o relitti prediligeranno mute stagne più “spesse” per evitare che si buchino a contatto con lamiere o rocce mentre coloro che hanno altre esigenze possono optare per mute più leggere e flessibili ma che saranno più soggette ad usura e meno resistenti in caso di contatto con rocce o parti metalliche di relitti.
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Scegliere una muta da sub adatta è cruciale per assicurarti un’esperienza subacquea gratificante e sicura.
Abbiamo esplorato come funziona la muta e le varie tipologie disponibili, dalla muta a corpo intero alla muta stagna.
Ricorda che il corretto spessore, la vestibilità e la qualità del materiale sono elementi fondamentali da tener presente.
Considera sempre la temperatura dell’acqua, la durata delle tue immersioni e la tua sensibilità personale al freddo quando scegli la tua muta da sub invernale.
Prenditi il tempo di provare diversi modelli e di consultare le indicazioni del produttore per fare la scelta migliore.
Con la muta giusta, potrai goderti appieno il meraviglioso mondo sottomarino in tutte le sue sfaccettature. Buone immersioni!
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