9 febbraio 2017 – PARLIAMO DI….PINNEGGIATA
Il sub ha a disposizione diverse tecniche di pinneggiata a seconda delle esigenze e dell’ambiente circostante
La pinneggiata alternata è la più diffusa. E’ molto potente e non ha momenti morti nell’azione di spinta.
Di contro, può essere molto stancante per chi non è allenato e, a causa del flusso d’acqua rivolto verso il basso che si viene a creare durante la fase di spinta, si possono sollevare sedimenti dal fondo se il sub si trova a pinneggiare in prossimità dello stesso.
Sicuramente non è la tecnica ottimale per esplorare ambienti dove è presente sedimento (sabbia, fango, limo, ).
Nei casi in cui sia fondamentale mantenere una visibilità ottimale e l’ambiente non consenta movimenti troppo ampi delle gambe, si può adottare la cosiddetta pinneggiata alternata modificata, che consiste nel tenere praticamente ferme le ginocchia, mantenendole in linea con il corpo, e pinneggiare solo con la parte inferiore delle gambe, cercando di dirigere il flusso d’acqua di spinta verso l’alto.
Se il sub è costretto a spostarsi molto vicino al fondo, allora può essere utile usare la pinneggiata alternata solo di caviglie, nella quale tutta la gamba è praticamente immobile (pur mantenendo le pinne in alto, coi piedi nella posizione “a martello”, per garantire il corretto assetto e trim) e la propulsione viene ottenuta solo dal movimento alternato delle caviglie.
La pinneggiata a rana risolve molti dei problemi che si creano nell’uso della pinneggiata alternata
Il flusso di spinta è completamente diretto l’alto e, pertanto, non ci sono rischi di sollevare il fondo anche nelle pinneggiate a rana più potenti; il movimento è molto efficace e la pinneggiata risulta essere poco dispendiosa in termini di lavoro muscolare; se il sub ha curato il posizionamento dell’attrezzatura in maniera da essere il più idrodinamico possibile, lo spostamento continua per inerzia anche durante la fase di abbrivio e di caricamento.
Però, a causa di tale lungo momento morto nella propulsione, la tecnica potrebbe risultare poco efficace in caso di presenza di corrente. Altro aspetto negativo è la necessità di disporre di un ampio spazio per il movimento di apertura delle gambe. Alcuni problemi della pinneggiata a rana vengono risolti dalla sua versione modificata. Analogamente alla alternata modificata, questa versione può essere utile in presenza di spazi ristretti che però consentano ancora una certa libertà di manovra….